martedì 19 maggio 2009

Stamattina, nella mia scuola, abbiamo organizzato un incontro con il vice-questore di Verona, Dott. Trevisi. Tema dell'incontro l'analisi del suo libro dal titolo "Fogli di via", nato dalla sua esperienza di responsabile dell'ufficio immigrazione della nostra Questura. All'inizio del suo intervento, egli ha focalizzato l'attenzione su tre concetti fondamentali: bisogna essere analfabeti, un po' strabici, e credere nei sogni. Ha quindi spiegato ai nostri giovani che cosa intende per analfabeti. Essere analfabeti vuol dire dimenticare tutto ciò che abbiamo imparato ieri e metterci in una posizione di scoperta continua dell'altro, come quando impariamo delle nuove parole che il giorno prima non sapevamo. Bisogna essere un po' strabici perchè con un occhio dobbiamo vedere avanti ma con l'altro dobbiamo guardare al marciapiede di fronte, dobbiamo notare l'altro che ha bisogno di noi e dobbiamo essere attenti. L'ultimo suggerimento è quello di sognare, non stancarsi mai di farlo perchè, se si sogna, prima o poi i sogni si avverano.
E' stato varamente un bell'incontro in cui gli allievi hanno posto domande riguardanti l'accoglienza del diverso, del cittadino straniero. Mi ha molto colpito il fatto che egli vicino alla nazionalità di ogni straniero ci mettesse sempre la parola, cittadino.
Il mio augurio, per tutti noi, è che ci siano tanti Dott. Trevisi che sappiano gestire la legge con amore e rispetto.
Susanna

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